Mi chiamo Roberta.

Mi chiamo Roberta, ho ventotto anni e non ho finito le scuole. In realtà le ho sempre finite, ma senza mai ottenere la promozione. Giugno arrivava , l’ istituto chiudeva e io iniziavo le vacanze, poi l’ anno seguente riprendevo dal punto di partenza. Credo di essere arrivata alla seconda superiore, o alla terza al massimo. L’ unica disciplina in cui eccellevo erano i temi. Solo quelli a piacere, si intende. Non prendevo mai la sufficienza, ma me la cavavo comunque. La professoressa mi metteva sempre quattro: – Dovrei metterti zero perché il tema era sui Poeti Maledetti Parigini e tu hai scritto un racconto su unicorni alati e maghi… Read More

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Cagliari- Juventus 1-1. Qualche anno fa.

Una volta mi trovavo in Curva Nord e avevo vent’ anni. Pagai il biglietto venticinque euro, perchè Cellino sosteneva che i tifosi occasionali, che andavano allo stadio solo tre volte l’ anno, dovevano pagarla cara. Io non potevo essere definito proprio un tifoso occasionale, dal momento che quell’ anno feci una cosa come dodici trasferte. Semplicemente vivevo fuori città e quella volta mi trovavo a casa per alcuni giorni di vacanza. Così su due piedi ricordo Reggio Calabria, dove, errando in silenzio in tre nei pressi della stazione, un vecchietto ci disse “buona partita ragazzi, siet’ cagghiaritani, vero?”. Ricordo che più tardi vedemmo il resto del gruppo entrare. C’ era… Read More

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Ritorno a casa di un convittore.

Questa scena mi fa schifo. I ragazzi con i bagagli, il treno che aspetta, il collegio che si allontana, tre mesi a casa propria. Mi par di esserci, in quel gruppo. Mi par di viverle, quelle sensazioni. Ecco, io vorrei stare con loro, e, a differenza di come (non) ho fatto in passato, gridare: -IO VOGLIO RESTARE QUÌ! Sabato prossimo devo ricordarmi di non guardare “Il Principe mezzosangue”, non voglio tornare a sentirmi perduto. Non voglio abbandonare mai più casa mia, nemmeno per una sola Estate. Racconti di un ottico solitario diRiccardo Balloi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.Based on… Read More

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Hap & Leonard

Hap é un uomo sulla quarantina, caucasico, con un passato da sognatore di un mondo diverso e frequentatore degli ambienti rivoluzionari universitari, laggiù, da qualche parte negli Stati Uniti. Attualmente arranca guadagnando degli spiccioli come operaio nei campi di rose, passa il tempo a ricordare la sua mancata laurea, la sua mancata rivoluzione, la famiglia che non ha mai avuto, i suoi incontri di boxe e il culo nero che ha fatto allo stato disertando la chiamata alle armi in una delle guerre combattute in trasferta dai Marines. Leonard é un uomo sulla quarantina, afro americano, barzotto e testosteronico, omosessuale e con un passato da militare, oltre ad essere un… Read More

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Abbondanza

Al fast food, se ordini un menu con panino, bevanda e patatine fritte e non specifichi la misura, per sicurezza ti danno il Maxi Supersize Menu Supermariobros Segamastersystem. Stesso discorso in tutti i locali di grande distribuzione. Poi vai al bar a Cagliari. Ordini un caffè e un bicchiere d’ acqua e se non specifichi nulla ti servono un mini caffé ristretto concentrato denso miniminor e un bicchiere da sake con una goccia d’ acqua. Se ingoi la saliva ti disseti di più. Racconti di un ottico solitario diRiccardo Balloi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.Based on a work at… Read More

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Piazza Italia

Il centro commerciale La Corte del Sole è un enorme agglomerato di negozi, alcuni situati all’interno di una costruzione centrale, altri all’aperto, secondo la filosofia dell’ architetto che ha voluto riprodurre l’idea di una via di negozi cittadina. Nell’edificio principale c’ è una piazza dove si ospitano delle manifestazioni o degli stand, oggi è addobbata con le decorazioni natalizie. Uscendo nei padiglioni scoperti, le vie hanno ampi spazi, simili a delle piazzette. É in una di queste che si trovano le scale mobili per salire al piano superiore, che é interamente balconato. Tra gli altri esercizi, che io ricordi i più grandi sono Uni Euro, Oviesse, Cisalfa, Bata, Limoni e… Read More

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Pescatore poco esperto.

Mi trovo al porticciolo turistico. Per la prima volta in vita mia voglio provare a pescare. L’ attrezzatura me l’ha prestata un amico. Ho seguito un breve corso online su come si applica l’ esca all’ amo, su come si maneggia il mulinello e tutto il resto. Non basta, ne sono conscio, ma la noia è peggio di un’infruttuosa battuta di pesca. E poi non si sa mai. Non so se ci siano dei divieti, pertanto cerco il punto più buio, dove potermi acquattare per stare in santa pace senza rischiare che un custode venga a prendermi a calci. Mi siedo sul ciglio dell’acciottolato, in un muretto di pietra alto… Read More

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La ragazza della biblioteca.

Una ragazza in biblioteca studiava concentrata, con la testa china sulle dispense fotocopiate, una matita corta in mano con cui sottolineava e faceva degli schemi a pie’ di pagina, un paio d’occhiali poggiati sul tavolo e un pennarello che teneva raccolti i capelli. Io, come mio solito, bighellonavo in silenzio e osservavo qua e là gli studenti seduti in giro per la sala. Andavo in biblioteca per auto stimolarmi allo studio, ma non serviva, in quel periodo. Lei stava dinanzi a me e io l’avevo notata per i suoi sospiri profondi accompagnati da smorfie di disappunto ogni volta che qualcuno disturbava parlottando, muovendosi, o facendo cascare qualcosa a terra. Era… Read More

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