Mitre e Subbuteo

Il Subbuteo. Quel gioco così meraviglioso che, quando ero bambino, mi sembrava un miraggio. Lo conoscevo da quando avevo tre, forse due anni. Lo usava mio fratello maggiore. Io lo osservavo schiccherare quegli omini, il cui rumore, oggi, sono un unico parallelo di ricordi accatastati nel tempo. Ma mi piace ricordarne uno, legato all’altro mio fratello che era amava tanto il monologo di Francesco Nuti in “Caruso Paskoski (di padre polacco)”, dove il protagonista descrive il piacere provocato dai rumori delle palle da biliardo che sbattono sulla stecca e poi tra loro. Quando crebbi poi, chiesi a mio fratello di regalarmi il suo Subbuteo, ma oramai non lo aveva più, perso nel… Read More

Continue Reading

Il primo pallone della mia collezione – Mitre Magma-

L’ultimo regalo di Natale che ho ricevuto da mia madre, nel 1993, fu il Subbuteo. Ora, volevo parlare di un pallone, ma mi sono messo a scrivere, e i ricordi si tirano l’uno con l’altro, e quindi è meglio se mi pongo subito un freno, se no finisco per scrivere due o tre ore. Va bene, dicevo, ricevetti il Subbuteo. Da sempre ero appassionato di calcio e di palloni, quando giocavamo in strada e la sfera era mia, se saltava nel giardino con qualche cane che lo sbranava, io piangevo e mi disperavo. Ero l’unico, ma per questo nessuno si azzardò mai a prendermi in giro. Piangere perché Hassmann di… Read More

Continue Reading