C’erano i carrelli bar, uno partiva dalla coda, l’altro dalla testa dell’aereo su cui stavo. Turbolenze lievi, ma non per questo meno frustranti. Steward e hostess ne erano infastiditi perché lo sversamento delle bibite era difficoltoso. Noi passeggeri lo eravamo poiché si sa, quando l’aereo trema, scoda e rumoreggia pensi di essere sospeso in cielo, sorretto da un filo nelle mani di un bambino burlone ed annoiato. Questo era lo scenario prima dell’accaduto. Il posto numero 74f era occupato da una giovane ragazza coi capelli neri, gli occhi stanchi e, a giudicare dall’espressione, tanto affamata. I Frollilli Materani all’arancia erano il suo più ossessivo disio. Sedeva alla metà esatta dell’aeromobile.… Read More
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