Il carrello bar

C’erano i carrelli bar, uno partiva dalla coda, l’altro dalla testa dell’aereo su cui stavo. Turbolenze lievi, ma non per questo meno frustranti. Steward e hostess ne erano infastiditi perché lo sversamento delle bibite era difficoltoso. Noi passeggeri lo eravamo poiché si sa, quando l’aereo trema, scoda e rumoreggia pensi di essere sospeso in cielo, sorretto da un filo nelle mani di un bambino burlone ed annoiato. Questo era lo scenario prima dell’accaduto. Il posto numero 74f era occupato da una giovane ragazza coi capelli neri, gli occhi stanchi e, a giudicare dall’espressione, tanto affamata. I Frollilli Materani all’arancia erano il suo più ossessivo disio. Sedeva alla metà esatta dell’aeromobile.… Read More

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Racconti di un fifone solitario. Aereo.

Ricordi di un fifone solitario. Quando stai facendo il check-in prima di salire in aereo, osservi tutte quelle formalità espletate con fare ufficiale e solenne. Tu che hai accettato di volare solo per poterti trovare in un’ altra città dopo un’ ora, percorrerne le strade con una birra in mano, dire quello che ti passa per la testa e fare domande ai compagni che più che interrogative sono iperboliche, fatichi a non fantasticare un poco su tutto. Sulla tua morte ad esempio. Vedi il portellone dell’ aereo che una volta atterrati si apre, e invece della tua persona scarica la tua bara. Senza un motivo ben preciso, ma a destinazione… Read More

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