A diciassette anni facevo il cameriere in un hotel a Monteluco, una località montuosa nei pressi di Spoleto. Era l’Estate 2001, e mentre al bar preparavo le colazioni da portare in sala agli ospiti, la tv trasmetteva le immagini del G8 di Genova. Ero un adolescente con l’illusione che un impiego stagionale mi avrebbe garantito i soldi per una stagione di divertimenti e bagordi. Ma il lavoro, constatai, era un’altra cosa. Ricordo che mentre aspettavo che i vacanzieri scendessero per ordinare i cappuccini e le brioches leggevo un libro, che lasciai a metà, ma conto di finirlo, prima o poi. I Furiosi della Domenica, di Bill Buford. Un racconto-analisi sull’… Read More
Continue ReadingTerremoto.
Una volta Attilio, di Norcia, mentre giocavamo a picchiarci, mi diede un pugno sulla nuca così forte che vidi tutto tappezzato di nero e rigato di bianco, come un cielo notturno in balia dei fulmini. Una volta Gigi e Andrea, gemelli, mi hanno raccolto da terra per cercare di salvarmi dalla polizia che stava arrivando per identificarmi, visto che ero steso a terra, sbronzo. Loro lo erano molto meno, ma ero troppo pesante, quindi arrivò l’ ambulanza -grazie al cielo prima dei poliziotti- e mi portò in ospedale, dove mi svegliò il giorno dopo un anziano signore perché ero desiderato al telefono. Era la mamma dei gemelli che voleva sapere… Read More
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