Trent’anni. Tanti ne sono trascorsi dal primo calcio d’inizio del torneo di Is Mirrionis. L’erba gramigna di quel piccolo campetto di quartiere, il suo centrocampo in lieve pendenza, sono stati calcati da centinaia di calciatori, alcuni non ci sono più, altri hanno lasciato il posto ai loro figli e si sono accomodati tra gli spettatori. Ci sono state partite sotto il diluvio o il sole cocente di stagioni estive protratte fino all’autunno, altre con il Maestrale che portava via i capelli dalla testa. In tre decadi, tutto o quasi cambia. L’abbigliamento di giocatori e tifosi, le automobili che strombazzano nella strada adiacente, il colore dei palazzi. Giù a Is Mirrionis… Read More
Continue Reading