Le saponette

Borbottando frugo nella borsa, tirando su la voce per farmi sentire, nella speranza che qualcuno rida di ciò che dico, in sostanza farfuglio per il pubblico: “ma quante saponette hai comprato? Le hai sgraffignate al negozio?“. Finché non m’avvedo di quel che sto facendo, e la pianto, oh se la pianto. Ma la pianto di brutto… Ma partiamo dal principio. Con Giulia cerchiamo casa da qualche giorno, gli annunci pullulano ma le nostre esigenze fanno sì che tra giornale e internet le opzioni si riducano a pochi appartamenti. Vorremmo risparmiare rispetto al salato affitto che paghiamo nel centro città, vorremmo stare in una zona più silenziosa e meno affollata, soprattutto di… Read More

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Duemilasettecento lire

Duemilasettecento lire.   Mi devi duemila e sette. Mi devi duemila e sette. Mi devi duemila e sette. Continuava a ripetermi mio fratello Maurizio. Non la finiva mai. Ogni volta che lo incrociavo, doveva dirmelo. Casa mia aveva un seminterrato dove avevamo la tv più grande e il Nintendo. Era un poco il nostro rifugio. Mia madre non scendeva mai, e se lo faceva, erano cavoli amari, significava che l’avevamo combinata grossa e stava venendo a pettinarci per bene. A suon di aggettivi nella sua lingua madre sassarese e qualche ciabatta. Facchini di porto! Landrastus! Bastasciusu! Il fratello maggiore, che non amava i videogiochi -tranne una parentesi di dipendenza compulsiva… Read More

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