(𝓘𝓷 𝓯𝓸𝓽𝓸, 𝓲𝓵 𝓹𝓪𝓵𝓵𝓸𝓷𝓮 𝓻𝓪𝓯𝓯𝓲𝓰𝓾𝓻𝓪𝓽𝓸 𝓼𝓸𝓹𝓻𝓪 𝓵𝓸 𝓼𝓽𝓪𝓷𝓭 𝓮̀ 𝓲𝓵 𝓝𝓲𝓴𝓮 𝓣𝓸𝓽𝓪𝓵 90, 𝓲𝓷 𝓭𝓸𝓽𝓪𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓪 𝓵𝓮𝓰𝓱𝓮 𝓮𝓼𝓽𝓮𝓻𝓮 𝓮 𝓬𝓵𝓾𝓫 𝓯𝓲𝓷𝓸 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓼𝓽𝓪𝓰𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓻𝓮𝓬𝓮𝓭𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓲𝓵 2007/08)
Basta palle, recitava lo spot della Nike, in quella maledetta stagione promozionale che precedeva il campionato 2007-2008.
Fu così che la Lega, da anni ben marciante verso una globalizzazione e commercializzazione pressoché totali, decise di stipulare un faraonico contratto con la Nike, ed istituire il Pallone Unico (cosa che in altre nazioni era già in uso da tanti anni). Vide la fine, purtroppo, la stupenda epoca in cui ogni squadra aveva il proprio, personalizzato con stemmi e colori, e che, a mio parere, aveva visto il culmine dello splendore nello spareggio salvezza tra Torino e Perugia. Fu disputato nel neutro di Reggio Emilia il 21 Giugno 1998, e neutro era anche il pallone: il Mitre Ultimax della Reggiana.
Chiudo la mia riflessione definendo questo evento un altro passo nel tortuoso percorso verso il graduale appiattimento del fattore campo, il cui terreno veniva velocemente spianato dal peso dei miliardi.
Ma ora, bando alla retorica da collezionista rincretinito, veniamo a spiegare gli intenti di questo articolo: catalogare i palloni della serie A, anno per anno, e nel mentre, scoprire come lo stemma della Lega Calcio, da quell’ormai lontano 2007, sia cambiato nel corso degli anni, e con lui, periodizzare la mutazione dei marchi Fifa Approved.
Poi – e vi chiedo di segnalarmi errori ed imprecisioni- proverò anche a scrivere due parole circa i materiali.
Attenzione: per i novelli del settore, noterete che le versioni sono quasi sempre due, questo perché vengono fatte quelle estive e quelle invernali (Hi-Vis).
Di nuovo attenzione: non mi addentrerò in analisi approfondite dei materiali, e men che meno spiegherò le basilari informazioni su parti componenti e quant’altro. Mi perdonerete se userò termini come “gomma”, “Membrana” eccetera, anche se risulteranno cacofonici o, ancor peggio, errati.
Infine- fino alle edizioni 2013-2014- potrei confondere i pannelli cuciti con quelli incollati (come feci, in un’altra discussione, con L’Adidas Roteiro 2004, che avevo sempre creduto fosse cucito, ma non era così).
Cominciamo.
2007-2008
Nike Total 90 Aerow II
(Foto presa da settimanalombarda.it)
Il pallone è in materiale sintetico, coi classici pannelli a pentagoni ed esagoni cuciti, il rivestimento esterno si presenta come un solido e fitto tessuto impermeabilizzato. I due pannelli frontali, nelle due facciate opposte, sono uniti, questo distingue con chiarezza la versione store da quella da gara. Il marchio Fifa è ancora quello classico col planisfero.
***Grazie a un lettore del sito, inserisco questa piccola curiosità sull’Aerow: come sappiamo, i palloni serie A vengono prodotti e venduti alle società secondo un sistema basato sui contratti, più o meno nel periodo in cui le squadre vanno in ritiro estivo. Quasi mai il primo stock è sufficiente (pensiamo alle squadre con stadi senza barriere, quanti palloni perdono ad ogni partita…). Nella stagione 2007-08, al secondo ciclo di produzione, il marchio Fifa era passato da quello col planisfero a quello rettangolare, e questo è stato apposto. Possiamo dunque registrare che il cambio avvenne durante la stagione 2007-08, e non in quella successiva.
2008-2009
Nike Total 90 Omni
Il pallone è cucito, ma i pannelli hanno un taglio più irregolare, stilizzato, direi. Anche in questo caso, la loro forma è il carattere più evidente di distinzione tra le versioni store e quelle da gara. Viene abbandonato il sistema dei due pannelli frontali uniti in uno unico decagonale.
2009-2010
Nike Total 90 Ascente
Il sistema dei pannelli di questo pallone è molto simile al suo fratello dell’anno prima, ma il rivestimento comincia a prendere le sembianze di quelli in gomma termosaldati, che di lì a qualche anno verranno lanciati. Non cambiano gli stemmi di Lega e Fifa, se non nelle dimensioni.
Nella medesima stagione fu celebrata una campagna denominata “Lace Up, Save Lives”, e per l’occasione, in tutti campionati affiliati alla Nike, fu usato questo pallone. Le strisce rosse rappresentano le “stringhe rosse”, simbolo dell’associazione RED, che da anni combatte la diffusione dell’AIDS in Africa. Precisamente, questo particolare pallone fu utilizzato nel marzo del 2010, e nella finale di Coppa Italia tra Roma e Inter, del Maggio 2010.
Degno di nota il fatto che questo pallone abbia il marchio della Serie A (anche se si hanno notizie non certificate da riscontri fotografici, di alcuni palloni usati in gara, senza nessun marchio di lega), ma non quello Fifa.
2010-2011
Nike Total 90 Tracer
Il sistema dei pannelli e il materiale sono anch’essi simili ai precedenti, ma cambia il marchio serie A. Esordisce il colore rosa, a cui i designer della Nike si dimostreranno tanto affezionati, per i palloni del futuro.
2011-2012
Nike Total 90 Seitiro
A parte la fantasia, non cambia granché rispetto ai precedenti.
Curiosità: ho più volte fatto notare la differenza tra il pallone da negozio e da quello da gara: i pannelli. La maggior parte delle foto che inserisco, sono prese dal sito della Lega Serie A, e, mistero dei misteri, per il Seitiro estivo viene riportata l’immagine della versione store. Vi risulterà semplice – e soprattutto utile- capire le differenze.
2012-2013
Nike Maxim
Non è più presente la dicitura “Total 90”, ma a livello tecnico cambia poco rispetto ai precedenti.
2013-2014
Nike Incyte
2014-2015
Nike Ordem 2 (perché sono partiti dall’Ordem 2 e non dall’Ordem 1? Mah)
Dopo un paio d’anni di monotonia, la Nike ha finalmente deciso di creare i palloni termosaldati. In questo caso non si tratta di pannelli incollati, o saldati, ma di un’unica membrana, chiusa in un lato con la tecnica della termosaldatura.
Curiosità: il rivestimento esterno è completamente impermeabile, pertanto quando andiamo a gonfiare il pallone, la camera d’aria interna, aumentando il proprio volume, costringe l’aria presente tra essa e la membrana, a sfiatare. Questo sfiato può fuoriuscire da un foro vicino alla valvola, oppure da uno nella saldatura, fino a quando la camera d’aria, gonfiandosi a pressione da gara, non si sarà attaccata al rivestimento. Questi interminabili istanti provocano una grande paura, perché finché l’operazione non sarà terminata non sapremo mai se, al contrario, il pallone è bucato!
2015-2016
Nike Ordem 3
Nessuna differenza sostanziale con l’Ordem 2, se non che non si capisca quale sia l’estivo e quale l’invernale. Ve lo dico io: l’estivo è il rosa.
2016-2017
Nike Ordem 4
Dopo tanti anni, cambia il marchio Fifa, e viene inserita la dicitura – tanto di moda in ogni campo e disciplina- “Pro”.
2017-2018
Nike Ordem 5
2018-2019
Nike Merlin
Viene brevettata la tecnologia ACC, per un maggiore controllo della palla. La gomma presenta un sistema di zigrinature concentriche.
2019-2020
Nike Merlin (di nuovo? Sì, di nuovo)
Altro sistema di zigrinature, nuovo. Viene lanciato un innovativo marchio della Lega Serie A, che ha il sentore di retro e richiami del diamante e delle grafiche televisive degli anni ottanta
2020-2021
Nike Flight
Curioso, il sistema di scanalature è molto diverso dai precedenti. Il materiale appare più liscio, ma i solchi della gomma sono molto più profondi, come dei cuscinetti allungati.
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Due precisazioni: la prima è che la versione Hi-Vis è sempre identica a quella estiva, cambia solo il colore di fondo;
la seconda è come distinguere i palloni da negozio da quelli da gara. E qui, purtroppo, ci vuole un po’ di occhio, ma nemmeno poi così tanto. I palloni da store hanno cuciture meno profonde, resistenti e più visibili, i materiali sono meno pregiati e tendente al liscio, infine i pannelli hanno forme più regolari. E soprattutto, i palloni da store hanno la dicitura “Strike”.
Spero che questo articolo sia stato e sarà utile per le vostre ricerche, per capire quali palloni ricercare ed avere facilità nel periodizzare i palloni e le loro varianti.
Vi ringrazio per la lettura, commentate con le vostre preferenze, o con le vostre correzioni (ben accette), condividete sui social o su Whatsapp. Insomma, divertitevi.
Un saluto a tutti,
Riccardo.
Racconti di un ottico solitario diRiccardo Balloi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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